La Berluscona

Ogni tanto il vacuo esercizio di costruire una storia controfattuale è ristoratore. Talvolta illumina.

E se in Italia, adesso, avessimo una donna come presidente del consiglio come andrebbero le cose? Quale sarebbe la nostra credibilità all’estero e il consenso al governo del Paese?

Domande idiote, se non contorniamo meglio questo panorama fantapolitico.
Immaginiamolo così com’è, solo al femminile.

Supponiamo che al posto di Silvio ci sia una tardona ben conservata e liftingata. Tinta, silicone e tacco 12. Una donna con alle spalle una storia di successi imprenditoriali, pur discutibili e oggetto di irresolute indagini fiscali e giudiziarie.

Immaginiamola, per omogeneità al premier reale, con un matrimonio fallito alle spalle e con uno traballante.

Suo marito un bel giorno chiede la separazione e afferma che va aiutata perchè è malata e rincorre i ragazzini.

Supponiamo che vengano pian piano alla luce storie di festini a luce rossa con “tronisti”, modelli e calciatori. Addirittura si viene a sapere che conduttrici televisive, donne d’affari e affariste donne, le procurano il materiale umano per il suo relax: carne maschile fresca e disponibile.

Bei maschioni italiani e foresti accomunati dall’addome a tartaruga, dalla circonferenza toracica, dal gluteo marmoreo e da altre peculiarità dimensionali che taciamo per pudore. C’è addirittura il nipotone palestrato di Mubarak noto per le sue esotiche capacità amatorie.

Insomma la nostra tardona voluttuosamente si soggiace, spesso e volentieri, con esemplari maschili, molto più giovani di lei e li copre di regalini al termine di festini nei quali i nostri ballano seminudi o vestiti da prete, idraulico, camionista per la gioia della novella Poppea.

Gli americani la definirebbero cougar. Più prosaicamente i nostri compaesani la chiamerebbero ninfomane, zoccola, vecchia maiala e una quantità di altri epiteti il cui limite è posto solo dalla illimitata fantasia linguistica italica.

Immaginiamo che la nostra arrapata signora, intercettata al telefono, definisca il presidente francese un nano minidotato o quello russo un panzone impotente e  lasci  intuire – golosa – le doti nascoste del presidente americano di colore.

Se tutto ciò fosse reale, che cosa accadrebbe nel nostro Paese?

Quanti giorni di vita politica avrebbe la nostra Berluscona?

Datevi una risposta e capirete quanta ipocrisia e machismo allignino ancora in Italia e perchè, Berlusconi, sia ancora saldamente al suo posto. (Carlo Giacobini)