L’INPS cerca dottorini per andare a caccia

L’INPS non ce la fa! Deve concludere entro il 31 dicembre 100.000 controlli per scovare i falsi invalidi. Fanno 900 controlli al giorno, una volta spuntati i festivi e i non lavorativi.

Con i suoi medici – che ci si augura abbiano ben altro da fare – non ce la può fare.
Ecco allora la soluzione disperata: “il reclutamento di 488 medici esterni (specialisti in medicina legale o in altre branche di interesse istituzionale) per attività di consulenza sugli accertamenti medico – legali relativi alle funzioni dei Centri Medico Legali dell’Inps cui è affidato l’accertamento sanitario dell’invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità.”
Lo dice il bando che l’INPS ha pubblicato sul suo sito il 21 luglio e che si chiude il 27 luglio.
Cerca ben 488 medici che “svolgeranno la propria attività con un impegno orario di almeno 20 ore settimanali fino a un massimo di 1.040 ore annuali.” “Gli incarichi hanno durata di dodici mesi e non sono automaticamente rinnovabili.”
La paga è da fame.
In pratica la valutazione della documentazione sanitaria di 100.000 persone è affidata a precari che verosimilmente non hanno alcuna esperienza in invalidità civile, handicap, disabilità.
Quei medici esamineranno la documentazione sanitaria inviata dagli interessati (ai quali è stata richiesta in questi giorni) e potranno revocare le provvidenze anche solo sulla base degli atti, cioè dei certificati. Le visite reali saranno ridotte all’osso per fare più in fretta.
Una situazione che la dice lunga sulle tutele che l’INPS riserva alle persone con reale disabilità, ai cittadini, alle persone.
I 488 dottorini – facendo un rapido calcolo al minimo – costeranno 15 milioni di euro. Non è molto: per recuperarli basterà revocare l’indennità di accompagnamento a 2500 persone. (Carlo Giacobini)